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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

Incantesimo "Vento del destino"

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(Image font: web) 26-3-2009 Mi trovo in una sorta di accademia di magia e l'atmosfera che si respira tra gli alunni, me compresa, è di sfida. Sguardi intensi che scrutano e osservano i possibili sfidanti e vincitori, solo io però nella massa osservo direttamente il mio sfidante. Sfocati anche se poco distanti, noto gruppi di persone che sottovoce giudicano e si confidano i loro pronostici sul vincitore. Di fronte a me, sicuro e tronfio mi sta fissando il mio avversario, gli corrispondo la mia sicurezza continuando a fissarlo con aria di sfida. Lo spazio per muoverci non è molto grande, vedo il pavimento di pietra grigia polveroso circondato da alte pareti di legno scuro intarsiato e scale che danno modo agli spettatori di poter osservare la scena dall'alto. Quando torno sugli occhi del mio sfidante mi accorgo che hanno la pupilla verticale come quella dei serpenti, oblunghi e sottili, furbi e profondi. Mi lanciano dei precisi messaggi. La sfida ha inizio dapprima

Spirito e sangue.

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25-7-2016  E' buio, non vedo nulla. M'incammino non sapendo dove andare ma trovo un uscita. Luce, è pieno giorno e c'è mercato, mi giro per guardarmi intorno soffermandomi sul retro di una bancarella.  C'è un bancone con una donna morta riversa sul piano con un bicchiere in mano. La sua testa è rivolta verso di me e riconosco un cara amica, il bicchiere che ancora strige nella mano destra contiene del liquido scuro dove una piccola pastiglia bianca galleggia. Quando mi rendo conto di ciò che vedo qualcosa dentro di me esplode e comincio a gridare  " NO! NOOOO! NOOOOOOOOOOOO... " Mio padre in piedi di fronte a me, oltre al corpo, ha lo sguardo di uno che non comprende la gravità della situazione, prende parola: " perchè ti comporti così? " Risposta: " tu non capisci il legame di spirito e sangue che c'era tra noi! " Mi giro infuriata prendo una sorta di ringhiera bianca, la posiziono orizzontalmente, salgo sopra e co

Dark matter.

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26-7-2016 Unico ricordo: Mi faccio una foto e la osservo. Guardo bene i miei occhi e non sono come li ricordo. Una luce mi punta addosso e il colore è cambiato, il marrone scuro nella foto è diventato molto chiaro e in parte cambiato in acquamarina. Molto belli ma continuando ad osservarli noto qualcosa di tridimensionale. Capisco che posso entrare nel dettaglio dell'iride così tanto che puntando la pupilla noto qualcosa al suo interno. Mi avvicino ed entro a guardare. Mai vista una cosa simile! Uno spazio infinito quasi del tutto buio ma qualcosa in fondo, qualcosa che non so descrivere emana dei leggeri bagliori. Sembra materiale biologico che si illumina grazie ad una sorta di corrente energetica autoprodotta.