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Visualizzazione dei post da settembre, 2019

Ho deciso di aspettare.

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(Fonte immagine qui ) 2-1-2017 Ricordo solamente un flash:  un grande fiume e un traghetto. So che il mio compagno è partito, io mi trovo sulla banchina con un biglietto gratta e vinci in mano  che so essere vincente . Lo guardo alla luce del Sole, come se la  pellicola argentata  fosse trasparente. L'ultimo in basso a destra è il numero vincente, 1milione. Non lo gratto, so che ho vinto, decido di aspettare il ritorno del mio compagno.

Sogno lucido.

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5-9-2019 Nel pomeriggio approfittando della bellissima giornata ventilata, decido di stendermi nel divano in terrazza  per staccare un po gli occhi dal computer. Osservo il cielo azzurro e terso, rondini e tortore volano veloci mentre un dolce annebbiamento mi accompagna nel riposo mentre in sottofondo scorrono frequenze benefiche musicali. Riapro gli occhi dopo un tempo che non so quantificare ma vedo ancora una bella e forte luce nella posizione in cui ero quando mi sono stesa, non è cambiato nulla e continuo a godermi questo momento rigenerante fino a che improvvisamente sento delle piccole dita che mi stringono la parte  destra tra  la spalla e il collo, non molto forte, ma la sorpresa amplifica l'evento. Mi prende un colpo, cerco di alzarmi, non può esserci nessuno con quelle mani piccoline a casa. Le dita continuano a tenere la morsa stretta, cerco di alzarmi accorgendomi di essere bloccata completamente. Eppure sono sveglia, sono li, vedo la mia terrazza, il cielo

Zona sconosciuta.

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4-9-2019 Premessa:  Tra i più strani viaggi che abbia mai fatto. Non riuscivo a dormire, mi giravo e rigiravo fino a che ho cominciato a spegnere lentamente la mente e tutto si face più buio. Controllando i dati del sonno con il momento in cui mi sono svegliata da questo sogno, ho notato che ero in fase sonno profondo. Riapro gli occhi nella mia camera leggermente illuminata. Sento muoversi tutto, è un terremoto. Sveglio il mio compagno con apprensione mostrandogli una sorta di campanello girevole nero che si muoveva all'impazzata. Probabilmente un rilevatore. C.S. Un edificio, energeticamente parlando era completamente diverso da tutte quelle sentite fin'ora, sconosciuta, diversa e aliena; non trasmetteva nulla che io potessi riconoscere e anche le figure che c'erano dentro non erano riconoscibili.  Non c'erano limiti di spazio o dimensioni.  Nuovamente accanto al mio compagno, ricordo vagamente di aver parlato con un maschio simile ad un umano d