Il grande blocco.
Dicembre 2014
Questo non è un "sogno" ma una visualizzazione durante una meditazione.
Decisi che era il momento di conoscere e debellare le mie
paure, quelle inconsce di cui sono a conoscenza, un viaggio all’ interno di me
stessa. Così feci un esercizio.
Cominciai ad immaginare un grande sacchetto rosso che riempivo e riempivo, mettendoci dentro emozioni e esperienze di cui a volte non ero nemmeno sicura fossero accaduti realmente...alla fine quel sacchetto divenne molto pesante. Lo caricai in spalla, mi spogliai del corpo terrestre e diventai luce. Piano piano mi sollevai dalla Terra e dalla sua atmosfera e il sacchetto non fu più così pensante, fino a che, non si sciolse. Ma qualcosa dovette essere rimasto attaccato, così dopo essermi data un po' di autostima, cominciai a brillare sopra la Terra e me ne andai a fare un giro nel sistema solare con direzione Marte. Gli passai abbastanza vicina a da vedere un paio di cosette poi andai vicino a Giove, che conoscevo già ma era sempre bellissimo ed emozionante. Il pianeta successivo fu Saturno, il mio preferito ma...no! Qualcosa di invisibile mi bloccò. Mi scontrai con qualcosa di grande e scuro con delle linee orizzontali rosso arancio...beh... li per li non capii ma un ciclopico faccione dorato mi si pose dinnanzi e iniziammo a parlare, di cosa non ricordo di preciso, certo è che gli spiegai perché stavo affrontando quel viaggio. Improvvisamente mi mandò giù per una infinita scala di color oro, poi divenne tutto buio pesto. Sapevo bene che potevo usare i miei poteri e accesi una luce, sapevo anche che lo avevo già fatto, anche se non ricordavo quando. La luce c'era ma il buio fu troppo forte, non importava, continuai lo stesso arrivando forse a quella che sembrava una fine ritrovandomi su un "pavimento" piano. Decisi di ripetermi il motivo per cui ero li, quale fosse il mio problema, le mie paure. Di fronte a me apparvero due occhi che poi mi accorsi essere miei. Non so cosa sia successo dopo ma tutto cambiò. Mi ritrovai dentro un infinito meccanismo dorato dove vedevo muoversi un congegno secondo me irrealizzabile, alcuni colori si alternavano, impossibile da descrivere, sembrava uno di quei disegni ottici con colori a ripetizione specchiati e così pensai: forse questo è il famoso blocco che mi misero, così tentai di aprirlo e forse, qualcosa devo aver fatto ma non del tutto...
Cominciai ad immaginare un grande sacchetto rosso che riempivo e riempivo, mettendoci dentro emozioni e esperienze di cui a volte non ero nemmeno sicura fossero accaduti realmente...alla fine quel sacchetto divenne molto pesante. Lo caricai in spalla, mi spogliai del corpo terrestre e diventai luce. Piano piano mi sollevai dalla Terra e dalla sua atmosfera e il sacchetto non fu più così pensante, fino a che, non si sciolse. Ma qualcosa dovette essere rimasto attaccato, così dopo essermi data un po' di autostima, cominciai a brillare sopra la Terra e me ne andai a fare un giro nel sistema solare con direzione Marte. Gli passai abbastanza vicina a da vedere un paio di cosette poi andai vicino a Giove, che conoscevo già ma era sempre bellissimo ed emozionante. Il pianeta successivo fu Saturno, il mio preferito ma...no! Qualcosa di invisibile mi bloccò. Mi scontrai con qualcosa di grande e scuro con delle linee orizzontali rosso arancio...beh... li per li non capii ma un ciclopico faccione dorato mi si pose dinnanzi e iniziammo a parlare, di cosa non ricordo di preciso, certo è che gli spiegai perché stavo affrontando quel viaggio. Improvvisamente mi mandò giù per una infinita scala di color oro, poi divenne tutto buio pesto. Sapevo bene che potevo usare i miei poteri e accesi una luce, sapevo anche che lo avevo già fatto, anche se non ricordavo quando. La luce c'era ma il buio fu troppo forte, non importava, continuai lo stesso arrivando forse a quella che sembrava una fine ritrovandomi su un "pavimento" piano. Decisi di ripetermi il motivo per cui ero li, quale fosse il mio problema, le mie paure. Di fronte a me apparvero due occhi che poi mi accorsi essere miei. Non so cosa sia successo dopo ma tutto cambiò. Mi ritrovai dentro un infinito meccanismo dorato dove vedevo muoversi un congegno secondo me irrealizzabile, alcuni colori si alternavano, impossibile da descrivere, sembrava uno di quei disegni ottici con colori a ripetizione specchiati e così pensai: forse questo è il famoso blocco che mi misero, così tentai di aprirlo e forse, qualcosa devo aver fatto ma non del tutto...
Ad un certo punto La voce mi disse: "il tuo corpo non è abituato a tanta forzatura mentale cioè...fisica volevo dire".
Non so per quanto
tempo rimasi ferma immobile senza quasi respirare...poi piano piano mi addormentai facendo una serie di sogni stranissimi...e per fortuna, avevo
ancora un po' di energia, perché mi ritrovai ad un certo punto con una sfilza di armi puntate addosso
nel letto!
Sempre in un sogno di quella notte, un ragazzo che sembrava
umano ma con il volto molto estremizzato nelle forme con zigomi prominenti e occhi grandi verdissimi, mi mise una mano sulla schiena
e mi disse il mio nome e poi: "caspita, quanto stai vibrando".
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