Messico e Tihuanaco tra teschi e spiriti.
20-2-2013
Con il mio compagno sto per partire alla volta dell Messico. Ricordo che una donna dai lunghi capelli scuri e folti, compare e ci parla. Andiamo poi all'aeroporto di cui però vedo solo una piccola parte e nulla fa pensare che lo fosse se non il fatto che dobbiamo passare da quella parte per il check-ing.
Un grande corridoio, il pavimento è grigio scuro. Ci dirigiamo velocemente verso una stanza aperta sul corridoio (no parete no porta) con al centro un parallelepipedo dello stesso colore del pavimento alto 1mt circa, al suo fianco un uomo in giacca e cravatta, abito scuro, cravatta viola (credo) occhiali da sole e microfono all'orecchio. una guardia di sicurezza? non mi fa strano, siamo in un aeroporto.
Ci fermiamo dinnanzi a lui e dico qualcosa mentre dalla parte opposta a noi, in fondo alla stanza, qualcosa viene sparato centrando il mio compagno alla fronte. lo vedo cadere a terra e senza batter ciglio estraggo l'arma. Mentre sparo a raffica in direzione opposta alla mia mi butto in corsa nella stessa direzione. I proiettili mi sfiorano, sono più veloce e arrivo alla porta da dove partono i colpi, c'è una guardia, la atterro mentre le altre rimangono chiuse dall'altra parte quando velocemente sbatto la porta e la chiudo.
Mi rialzo come se nulla fosse accaduto, il mio compagno si rialza, la guardia a cui avevo sparato anche, come se fosse stata una prova dove io son passata. Mentre stiamo attraversando la stanza percorrendo il corridoio di prima e riprendendo la stessa direzione (oltrepassando quindi la stanza della prova e lasciandola alla mia sinistra) commentiamo su chi abbia sparato a chi. Alla fine del corridoio si apre una grandissima sala a cattedra, simile ad un aula universitaria. Enorme e piena di gente. L'aula è troppo buia per vederne i colori. Veniamo accompagnati dalla donna di prima che ci mostra i nostri posti, son molto in alto ma non tra i più alti. La destinazione è il Messico e non vediamo l'ora di partire.
Ora vedo me e il mio compagno in aereo, seduti su posti laterali vicino al finestrino (vedo della luce naturale filtrare alla mia destra quindi credo sia il finestrino) ricapitolando: il finestrino, il mio compagno, io, due posti vuoti, corridoio, e altri posti a sedere. I colori anche qui sono grigi nel pavimento, rosso scuro in alcuni particolari.
La donna mora si avvicina mentre stiamo guardando un libro sul Messico e vagliamo cosa si può andare a vedere in base alle nostre possibilità. Si siede alla mia sinistra sul posto vuoto e con fare amichevole mi mostra un piccolo oggetto che tiene tra le dita e mi dice: "tieni, guarda qua..." porgendomi un manufatto di 3cm circa a forma di teschio umano rifinito fin nei piccoli dettagli. E' perfetto, denti, venature dell'osso, pieghe, tutto. Scioccante la precisione con cui è stato fatto. Le cavità orbitali però non sono vuote ma hanno una sorta di bulbo oculare, diverso dal nostro. Man mano che lo osservo il teschio si trasforma, ora vedo i muscoli delle guance, le labbra, il naso...si stanno ricomponendo in una sorta di smorfia sorridente un pò tirata che mostra tutti i denti ma quando guardo meglio, concentrandomi, comprendo essere un grande sorriso. Lo porgo alla donna che era in attesa e le dico "ecco, sta sorridendo, si...è proprio un sorriso".
Il volto assomiglia molto alle statue azteche. Lei lo riprende con cura e ci dice che andremo a vedere Thiuanaco e la siepe degli spiriti.
Cambio scena: siamo in Messico, è quasi sera, con il mio compagno passeggio sulla sponda di un fiume dove c'è una grande cascata alla nostra destra. Davanti a noi un albero spoglio e solo. "Questo è l'albero delle tazzine" mi dice la donna, in quel momento realizzo che ci sono tante tazzine appese ai rami, tazzine che sembrano bianche ma non lo sono. Mi vedo che ne raccolgo due, una per me e una per il mio compagno. Ne osservo la fattura, è dipinta la faccia esterna, ci sono tante figure un pò particolari o meglio surreali, vestite con un mantello uguale per tutte, senza capelli e dalle teste rotonde si assomigliano tutte se non per qualche leggera differenza nei volti. Tutto in toni di grigio, nero e blu scuro. La donna mi racconta che bisogna portare rispetto agli spiriti che ti portano quello che ti manca (?) o qualcosa di simile. Quelle tazzine sono delle preghiere o offerte, non ricordo.
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