I due gemelli.


(Image font: https://it.pinterest.com/pin/445926800584058813/)

16-4-2018

Ricordo poco di questo viaggio, ma molto nitidamente:

Vengo invitata in un luogo molto particolare, una sorta di ciclopico palazzo fatto con enormi mattoni di pietra grigio scura. E’ altissimo. Quando mi affaccio ad una apertura vedo una sorta di foro quadrato dalle altezze spropositate, non ne vedo il fondo. Fin dove potevo vedere noto che non ha finestre ma solo un enorme bassorilievo di pietra chiara che fa molto contrasto, sulla parete alla mia destra che raffigura un enorme sagoma piegata su se stessa in uno stile che richiama quello azteco, non so se fosse una figura umana o animale perché la mia visuale dall'alto non mi permette di vedere molto ma il vago ricordo è quella di un animale.
Deduco quindi di essere in una torre. Mi volto verso l’interno e ora posso scorgere che lo stile con cui è fatta e arredata è a metà tra un antico palazzo con pietra a vista,  grosse travi di legno color miele e arazzi/stendardi appesi e la presenza di oggettistica e arredo più moderni. Mi siedo di fronte ad un grande tavolo in legno, di fronte a me un bellissimo ragazzo non oltre la trentina dai capelli biondi dorati e corti, i suoi occhi hanno un colore indescrivibile, inumano: sfumature di verde e blu brillanti che sembrano scorci di polveri nell'universo. Parliamo e alla sua sinistra (mia destra) c’è un altro ragazzo, della stessa età apparentemente, dai capelli neri, corti e dagli occhi uguali all'altro. Parliamo di cose che non ricordo per un tempo che non quantifico fino a che, ad un certo punto, qualcosa nella mia testa mi manda un segnale facendomi realizzare che i due ragazzi sono gemelli. Sgrano gli occhi dalla sorpresa e li osservo ambedue, prima uno poi l’altro cercando di capire come non abbia fatto ad accorgermene prima… la loro espressione quando me ne accorgo e dico " ahh ma voi siete gemelli!!" è un leggero sorriso di soddisfazione.

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