Horus
12-3-2020
Questa notte ho sognato una cosa che non succedeva da anni.
Sono in moto, sto andando a Padova. Prendo l'autostrada, tutto bene fino a
quando arrivo ad una uscita che non era prevista o meglio, era stata creata una
deviazione momentanea e poco segnalata. L'atmosfera è quasi notturna. Un uomo
in divisa mi fa cenno di entrare nella deviazione che corre sotto un
cavalcavia, comincia a essere buio. La strada si interrompe e devo fermarmi. Mi
parcheggio in un grande piazzale, ci sono dei capannoni e un gruppo di giovani
che sembra aspettare il da farsi...
Arriva una persona ad accogliermi, un uomo sulla settantina,
non molto alto dai capelli bianchi e occhi azzurri. Il viso segnato dall'età
mostra diverse rughe. Il suo sguardo però è un po torvo, non mi convince molto
ma attendo per sentire cosa ha da dire. Mi saluta e capisco che è un prete
anche se non porta divisa o altri segni di riconoscimento, dice di seguirlo
e mi accompagna in una stanza bassa, poco illuminata dove in un angolo e in
penombra, scorgo i lineamenti di una donna leggermente piegata in avanti che sta
mormorando qualcosa e gesticolando su quello che sembra un cerchio di sassi sul
pavimento. E' vestita completamente di nero e porta un cappuccio ampio sulla
testa.
La situazione mi mette subito in allarme, capisco che è una
trappola, vogliono fare un rituale su di me così mi giro alla mia sinistra dove
c'è un muro con una piccola raffigurazione appesa di non so quale persona e una
mensola con quello che sembra un vaso blu e oro dalle forme sinuose con una
fiammella accesa sopra.
Mentre lei salmodia i suoi riti io mi concentro sulla fiamma
richiamando l'energia di Horus per proteggermi da loro.
Non dura molto, appena sento che lui è con me il sogno
svanisce.
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