Il Guaritore.
25-10-2020
Ricordo di entrare in una stanza, le dimensioni sia in altezza che larghezza sono molto grandi. Quando mi guardo intorno vedo enormi scaffalature in legno scuro alte fino al soffitto piene di libri, oggetti e boccette. Vedo un grande tavolo sulla sinistra dello stesso legno, con materiale in uso e oggetti. Non c'è molta luce, l'unica fonte è una forte luce bianca che si propaga da una porta finestra sulla destra e che illumina solo la parte centrale della stanza dove c'è un muro di colore chiaro lungo circa 6/7 metri e alto 3 (più o meno). Mi muovo verso questa parete dove c'è una donna in piedi vicino ad un letto simile a quelli degli ospedali con una piccola sagoma distesa. La donna, quando mi vede arrivare, fa qualche passo nella mia direzione e quando ci incontriamo ci salutiamo come se ci conoscessimo. Mi giro verso il lettino e vedo un ragazzino dai capelli neri corti che sta dormendo. La donna, vestita con un camice bianco aperto, ha capelli scuri lisci scuri legati con una coda bassa. Noto che ha qualcosa in mano, me lo porge dicendomi: " il mantra si è rotto, puoi aggiustarlo?" volgendosi verso il ragazzino. Quando osservo l'oggetto vedo un cartoncino di 30x30 cm circa con una grande fascia centrale rossa e dei quadrati agli angoli bianchi che riportano degli elaborati disegni mentre al centro c'è un simbolo dorato che riconosco immediatamente: Guarigione. Mi volto verso il ragazzino, appoggio il simbolo all'altezza del plesso solare e rimango li per qualche istante, giusto il tempo di guarire il ragazzino, dopodiché mi giro verso la donna e la saluto.
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