Esperimento militare, fuga in Antartide.
19-2-2021
L'esperimento è inserire programmi mentali nei soggetti scelti.
Sto guardando alcuni fogli sparsi sopra una scrivania e mentre leggo i contenuti, comprendo di far parte di questo programma essendo nata (in questo esperimento) tra gli anni '50/60.
C.S.: In qualche modo mi sono liberata da questo esperimento, infatti non porto più il grande braccialetto di color grigio chiaro che avevo nel polso sinistro. Faccio mente locale e mi "appare" il ricordo: aveva un grande quadrante tondo e la consistenza del materiale era semirigido, sembrava plastica dalla finitura satinata. Sono certa che senza di questo apparecchio non sei più nessuno, perdi l'identità. (probabilmente si esce dall'esperimento)
C.S.: Mi guardo il poso sinistro e vedo un bracciale differente, molto più sottile e moderno, completamente piatto, nero e dalla superficie liscia che sembra avere una patina opalescente dai riflessi blu.
C.S.: Ora mi trovo in piedi di fronte ad un grande spazio coperto, sembra una esposizione fieristica. Ci sono diversi banchetti con altrettante persone che espongono o che osservano. Mi avvicino ad alcuni di loro e noto che quelle esposte sono teche trasparenti cubiche senza coperchio riempite con un po' d'acqua con un pesciolino nero bioluminescente azzurro. Ci sono anche altre creature ma non riesco ad associarle a nulla che conosco.
C.S.: Apro gli occhi e sono in piedi in quella che sembra una enorme grotta praticamente buia se non per una debole luce dove mi trovo io. Cerco di guardarmi intorno e noto che di fronte a me c'è un grande lago scuro dove al suo interno appaiono dei piccoli bagliori colorati. Mi avvicino e riconosco i pesciolini bioluminescenti che avevo visto alla fiera, ma non solo, altri più grandi e qualcosa invece di completamente diverso: delle scatole quadrate con 4 zampe che vivono in acqua come fossero biologiche. Dei piccoli animali robot. Un improvviso boato, una forte esplosione che arriva da fuori mi spaventa e la scena si fa buia. Quando riapro gli occhi mi trovo in una sala computer. L'unica cosa che faccio è quella di avvertire mia madre e il mio compagno che non sarei potuta andare da loro. Ritorno alla caverna e mi avvicino al lago, prendo una di quelle creature robotiche, incredibile come tra le mie mani sembri assolutamente vivo per come si muove, ed esco velocemente. Ora mi trovo in un corridoio molto luminoso, dal lato sinistro solo grandi vetrate e acciaio, dall'altro un muro completamente bianco. Di nuovo una forte esplosione provenire da fuori, automaticamente mi getto a terra stando attenta al piccolo robot. Non ci sono risvolti quindi alzo lo sguardo verso le finestre e vedo una grande montagna innevata che riconosco subito essere quella che si trova in Antartide. La sensazione di ricordo e di incredulità è molto forte. Continuo con cautela a muovermi verso la vetrata frontale dove il corridoio gira a L ma vengo "rapita" dal meraviglioso celeste del cielo terso che contrasta con il paesaggio innevato. La luce qui è incredibile. Sopra di me il tetto si sta muovendo oltre la struttura che io in questo momento riesco a vedere e si sta creando una sorta di nebbia grigiastra che nasconde qualcosa al suo interno, incuriosita aspetto che questa si renda più visibile e intanto mi accovaccio per non essere vista. Ecco che dalla nebbia esce una sorta di velivolo militare con tanto di sigle bianche sulla fiancata dalla strana forma bombata. Sembra una manta con la punta delle ali/pinne tagliate. Forse è una mia impressione ma, sembra possa percepire la mia presenza perché si gira subito nella mia direzione e questa manovra in aria non la porrebbe fare un aereo dei nostri (potrebbe avere dei sensori termici al suo interno). Le ali si muovono letteralmente come quelle di una manta, su e giù, compiendo una rotazione su se stesso e girandosi verso di me. Noto solo ora che al posto della coda ci sono due grosse mitraglie. Si sta avvicinando lentamente, sembra interessato a quello che ho preso nella grotta.
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