Domande e risposte

 


2-5-2021

Cominciamo con il descrivere la situazione pre-sonno: 
come accade ultimamente faccio esercizi di respirazione e silenziamento della mente tramite ripetizione della frase -ascolta e respira- 
Mi assopisco e scendo nello stato di rilassamento quando sento 3 rumori secchi nella mia stanza che provengono da distanze differenti ma sempre dalla mia parte e l'ultimo in sequenza è praticamente di fianco a me. Subito dopo sento le mie braccia leggerissime e senza gravità inoltre, un attimo dopo, la sensazione è quella di essere tirata su. Cerco di ascoltare bene le sensazioni del corpo ed è proprio incredibile, un dolce sollevamento, il mio corpo non ha più peso.

Apro gli occhi, è notte fonda e mi trovo in un grande pianoro in montagna, guardo e vedo questo spiazzo di sassi chiari circondato da foreste di pini, una enorme macchia scura di cui vedo solo la silhouette. Una stradina scende alla mia sinistra, è la cima piatta di una montagna. Oltre a quella dove mi trovo vedo una catena montuosa. Avverto la presenza di qualcosa, sono animali selvatici che abitano questi luoghi, percepisco orsi e lupi che lentamente si avvicinano. Mi giro verso destra e vedo una casa grande ad un piano, mi muovo verso la sua direzione.
Ora sono dentro. E qui cominciano una serie di eventi difficili da mettere insieme e da descrivere: 
la prima parte in cui entro e mi muovo per capire dove sono, chi c'è e cosa fare non la rammento, solo qualche sporadica immagine di un arredamento in stile etnico e diverse persone sparse in varie stanze. Mi accorgo dopo un po' che una ragazza giovane e carina dai capelli castani e corti mi segue ovunque per spiegarmi e assistermi in ciò che sono andata a fare in quel posto. 
La prima esperienza che ricordo è una visione dove mi viene mostrato un ingranaggio color bronzo e mi viene spiegato che queste sono le RUOTE DELLA VITA e che mi stanno bloccando. 
Non ho idea di cosa stia parlando.
Cambio stanza e sono seduta ad un tavolino, carta e penna in mano, sto riempiendo fogli scrivendo sotto dettatura spiritica o scrittura automatica e quando ho finito mi viene detto che il DETECTIVE mi sta osservando, non è pericoloso.
Torno a girare per la grande casa, quello che ora capisco è che diverse persone stanno facendo delle sedute di meditazione o parlando a bassa voce con i loro maestri. Incontro anche un guru indiano vestito in modo tradizionale che mi saluta. Il tempo ovviamente non è percepibile quindi non so quanto ne sia passato dall'ultimo evento a quello che mi accingo a descrivere ora: mi trovo vicino ad un piccolo divano, sono in piedi e la mia accompagnatrice è sempre dietro di me quando improvvisamente vengo colta da forti convulsioni e cado a terra. Esco in 3°persona e vedo il mio corpo che si contorce e trema, gli occhi sono chiusi e la ragazza, visibilmente scossa, chiede aiuto al guru e altre persone nei paraggi ma le viene risposto che "è una cosa che deve affrontare da sola, questa è una purificazione".

C.S.: sono di nuovo in giro per casa quando da una porta sbuca fuori un ragazzo alto, capelli corti e biondi, occhi chiari e completamente vestito di bianco, un completo elegante moderno. Mi parla con uno strano accento mentre mi mette la sua mano sulla spalla sinistra dicendo: "sei troppo tesa, ti devi rilassare."

C.S.: mentre cammino nel corridoio guardo verso una grande finestra quasi del tutto coperta da una bella tenda a drappo dai colori mediorientali, riesco però a vedere fuori dall'unico angolo disponibile: è ancora buio ma sembra stia albeggiando perché noto delle tonalità di azzurri quasi elettrici e quello che sembra un sole nero ma, essendo in parte coperto non posso esserne certa. 

      
Decido di uscire in giardino dal retro, attraverso una grande parete vetrata, forse una serra e mi allontano leggermente per osservare il luogo. E' notte fonda ancora, le montagne e gli alberi disegnano linee nere su un cielo che ora noto essere nuvoloso e, molto lontano, illuminato di rosso. Quello a cui penso è la somiglianza con l'esplosione di un vulcano.
Mi accorgo ora della presenza dell'orso, è molto distante ma percepisco pericolo e rientro.
prendo il mio cellulare (un modello vecchio color argento) vedo che ha squillato, era il mio compagno. Non mi sono più fatta sentire da quando sono partita, provo a mandare un messaggio ma non trovo il suo contatto nella rubrica e mentre sto ancora cercando vengo interrotta, devo andare da una persona che mi deve esaminare. La ragazza mi accompagna da una donna seduta in penombra tra tende e tappeti, vicino a lei una pila di libri e uno aperto in mano. Si gira verso di me, noto che anche lei ha capelli scuri e corti, mi saluta gentilmente e mi fa cenno di sedere sul tappeto vicino ad alcuni oggetti che sembrano preziosi. Si presenta come Sara Ferro (sul nome non sono certa al 100%, sicuramente era corto) e la riconosco come una artista e scrittrice famosa. Mi fa cenno di prendere il primo oggetto: è un prisma trasparente (sembra un cristallo) appuntito. E' un oggetto bellissimo lo osservo da vicino, al suo interno ci sono due soluzioni colorate, una blu e una rosa che sembrano mescolarsi ma non lo fanno mai del tutto, forse hanno densità diverse. Sulla parte esterna della punta ci sono delle piccole piramidi d'oro. Poco dopo che è nelle mie mani mi accorgo che c'è anche un piccolo oggetto tondo che sembra di legno chiaro dove è stata pirografata una Fenice. L'oggetto comincia a roteare velocemente in senso orario. La donna che in tutto questo tempo stava osservando interessata mi dice: "bene, hai molta energia."
 

Appoggio delicatamente l'oggetto e prendo in mano il secondo, totalmente differente: somiglia ad una lanterna ma molto più piccola, tutte le parti che dovrebbero essere in metallo sono d'oro, i vetri trasparenti e l'interno è pieno di liquido incolore e denso. Inoltre guardo con curiosità un piccolo oggetto che sembra una bambolina ma che poi comprendo essere un busto da sarta di color rosa antico cangiante. Sembra che danzi all'interno di questo spazio grazie al fluido e i riflessi dei colori mi rapiscono fino a che non mi ritrovo quasi con il naso sul vetro. Quando si sposta verso di me sono completamente coinvolta dal movimento dei colori e non mi accorgo che al suo interno si forma una parte scura. Questa macchia mi muove e improvvisamente appare qualcosa che non comprendo e mi spaventa. Lascio andare subito l'oggetto dicendo ad alta voce: "una delle poche cose di cui ho ancora paura sono gli specchi..." cercando di giustificare l'accaduto.

Svegliata alle 03:22 AM


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