Lo spirito dell'aquila.
17-5-2021
Mi trovo seduta in auto, nei sedili posteriori e non è la mia. E' parcheggiata sul ciglio di una strada di montagna a ridosso di uno strapiombo, la giornata è molto bella, c'è il sole e il cielo è azzurro. Noto che il finestrino da dove sto osservando è abbassato per metà (è alla mia destra). Quello che posso vedere è una grande vallata e io sono molto in alto. In questo momento c'è un time-out perché vedo un falco che vola via e non so se sono io a liberarlo o se esce dall'auto da solo, comunque sia il suo volo non è molto equilibrato, o non sa volare molto bene o non ha molta coordinazione, in ogni caso dopo aver osservato qualche prova di equilibrio il rapace scompare e al suo posto arriva? appare? si trasforma? una grande aquila dalla testa bianca. La mia sorpresa è enorme e la prima cosa che faccio è chiamarla verso di me con versi e gesti. Lei si avvicina e con il braccio fuori dal finestrino riesco ad accarezzale la testa e il collo. Si vede che apprezza molto perché ad un certo punto si gira aprendo le ali lungo la fiancata dell'auto posizionando la sua testa comodamente per farsi coccolare. Sento tra le dita le sue piume morbide e delicate, sprofondo nel piumaggio con attenzione e amore verso questa meravigliosa creatura. Non mi sembra vero... Ad un certo punto l'aquila scompare in una nube di fumo che entra dal finestrino e si trasforma in un ragazzo che si siede a fianco a me. Ha capelli medio corti biondi e ricci. Mi ritraggo scivolando verso la portiera opposta ma lui è praticamente sopra di me, alza la mano destra e la porta all'altezza del mio addome. Disegna o scrive qualcosa nell'aria (sopra la mia pancia) che si accende di blu elettrico lasciando piccole scie luminose, poi appoggia la mano aperta e d'improvviso scompare in una nuvola di fumo che entra in me.
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