Nuova casa, vecchio lavoro, medicina e magia.

(Fonte immagine qui)

 6-3-2022

Prima parte:

Mi trovo con il mio compagno, in una nuova casa che ha una conformazione inusuale perché il salotto, per esempio, è piccolissimo ma il bagno e una delle terrazze sono enormi. Nel retro c'è un uscita al giardino posteriore che sembra l'ingresso di un hangar da quanto è grande. E' situata sulla punta di una alta collina e sovrasta tutte le altre case. Quello che so per certo è che qui ci dobbiamo rimanere per poco tempo e questo mi consola. Nella zona bagno trovo una ragazza di razza africana, di statura piccola, molto bella e con un corpo molto agile e sinuoso, è addetta alle pulizie e al mantenimento dell'abitazione. Durante il giorno arriva una coppia, uomo e donna, non più di trent'anni, umani, vestiti normalmente. Non li riconosco, mai visti e mai sognati. La donna comincia a insinuare il mio compagno e questo mi innervosisce tanto che ad un certo punto la attacco finendo in uno scontro copro a corpo. Quando riesco ad avere la meglio lei tenta di scappare, la inseguo nel corridoio e mentre sto' per prenderla, con uno scatto veloce si gira e mi attacca un sigillo di carta bianca con disegni neri sulla fronte. Questo gesto mi spiazza e rimango per un attimo sorpresa mentre lei ne approfitta per scappare. Il ragazzo invece non fa assolutamente nulla, è rimasto dove l'ho lasciato ovvero nel salotto che però ora è diventato più ampio e luminoso. Quello che è cambiato è il mio compagno, che non è più lui ma un attore (Tom Welling- Superman di Smallville) e oltre a questo non sento più la sua umanità, il suo sguardo è completamente vuoto e sembra non riconoscermi. Vedo una scena a dir poco assurda di lui che prende l'ospite e inizia un rapporto sessuale meccanico, orribile alla mia vista. Sembra quasi un robot. Mentre io sono ancora scossa, lui finisce e mi dice che ora ha fame e va a prendere delle pizze. (?!?!?!) Arriva sera e non lo vedo più. Il giorno dopo, o meglio, visto che c'è nuovamente il sole credo sia passata la notte, esco nella terrazza piccola e osservo la strada sottostante, non è molto ampia forse una corsia e mezza, osservo i tetti delle case singole che la costeggiano e il verde molto presente. Sembrerebbe un bel quartiere. C'è un cane che abbaia, lo guardo per capire cosa o chi abbia attirato la sua attenzione quando improvvisamente vedo il cielo riempirsi di uccelli di ogni tipo e razza che vanno tutti nella stessa direzione (da destra verso sinistra) e la cosa ancora più strana è che sembra che vadano a rallentatore e che uno per uno siano immersi in una bolla semitrasparente. Più che volare, galleggiano. Ancora incredula per ciò che sta accadendo con la coda dell'occhio vedo una di queste bolle cambiare direzione e venire verso di me, la seguo con lo sguardo, è una bolla blu che lentamente si avvicina fino a che, una volta arrivata di fronte a me, si appoggia sul palmo della mia mano sinistra: è un piccolo pappagallo completamente blu, il suo dorso è sul mio palmo, adagiato delicatamente, non si muove ma è vivo e mi guarda. Lo tengo con me e mentre ritorno ad osservare questa insolita migrazione, alla mia destra la strada è invasa da enormi animali di terra dai colori pastello che un po' somigliano a quelli di Dalì, dalle lunghe zampe e un po' dinosauri. Difficile avere dettagli maggiori vista la lontananza. In ogni caso andavano lenti come gli uccelli e sempre nella stessa direzione. 

C.S.: Vado nella terrazza grande e mi accorgo che il pavimento è decorato a mosaico con una grande cornice scura come quella dei pavimenti romani, bellissimo. Ora mi trovo proprio sopra e "appare" una signora sulla sessantina, bionda e ben tenuta, che mi racconta di suo marito e di cosa dovrebbe fare e poco dopo "appare" anche un uomo molto distinto sulla settantina, dalla barba e capelli bianchi in piedi di fronte ad una balaustra di quello che sembra un ulteriore piano della casa, posto molto più in alto. E' disorientante questa situazione perché sembra che lo possa vedere solo io.  Lei continua a raccontare mentre lui, che sta guardando verso di noi, mi comunica telepaticamente (la voce corrisponde a quella di un uomo come sopra descritto) : "quello che desidera..." proprio mentre la donna mi confida che vorrebbe andare in crociera, e: "quello che che vuole veramente..." quando la donna parla di suo marito. Ammetto che questa situazione mi ha spiazzato non poco.

PS: Alcuni luoghi di questa casa li ho riconosciuti.

Seconda parte: 

Voglio tornare a lavorare e quando succede ritorno sempre all'esperienza che mi ha segnato di più nella vita. E' buio fuori mentre ricontatto il mio capoufficio e quello che era il direttore all'epoca. Il primo è titubante il secondo accetta ma è distaccato. Mostro loro la mia volontà di ricominciare quindi con il direttore partiamo in quel di Vicenza (?) e mentre lui si ferma a casa sua (non abitava li) dicendo che mi avrebbe aspettato, io procedo verso il centro cittadino. E' di nuovo giorno e sto passeggiando nella parte vecchia osservando grandi e bellissimi negozi che vendono lo stesso materiale che io rappresento e mi accorgo che in questi posti ci sono già stata (non nella realtà) riconoscendo alcuni particolari. Entro in uno di questi e parlo con un uomo di bell'aspetto dagli occhi azzurri e capelli biondi, ho l'impressione che mi riconosca, gli spiego la situazione e noto che alle sue spalle ci sono ancora dei vecchi campioni di materiale che avevo portato. Quando finisco ci salutiamo con un forse e un arrivederci. E' nuovamente buio,  torno al luogo dell'appuntamento ma non trovo nessuno e finisce qui.

Terza parte: 

Un grande edificio pieno di gente di tutte le età. C'è molto movimento: chi chiacchera in piedi e chi seduto ai tavoli, chi imbraccia libri e passeggia e via discorrendo. Mi trovo li per far visita ad un medico bravo che conosco e mi accorgo che vicino a me c'è anche mia madre. Quando il medico si libera chiedo una visita al collo anche per me, (probabilmente quello che ha visitato prima ha chiesto la stessa cosa), si mette a controllare e guardando la cartella che tiene tra le mani mi dice: "è tutto a posto perché è molto ben ventilato". Li per li sembra un po' sorpreso ma anche incerto, forse voleva approfondire. Io d'altra parte, non so di cosa stia parlando. 

C:S.: Mi reco al piano terra dove sembra esserci una festa, il banco bar è pieno di gente che ordina e si diverte, parla e ride. Si fa fatica a camminare. Ritrovo una amica strega di vecchia data e un'altra ragazza bionda riccia che nella realtà è una giovane attrice che interpreta una strega in un telefilm. Ci spostiamo sotto al portico dove c'è meno confusione perché dobbiamo preparare un rituale, l'unica immagine che mi arriva è quella di un grande pentolone di ferro sopra ad un fuoco acceso e noi 3 abbracciate dopodiché mi arriva un'altra immagine dove mi viene mostrato come chiudere il rituale.












Commenti

Post popolari in questo blog

Il Loosh.

La lettera M.

Filosofia e morte.