Quando l'aureola sarà attivata, vedremo le ali.


(Fonte immagine: Diocesi di Vicenza)

22-11-2022

Mi trovo nel mio letto quando improvvisamente sento che vengo letteralmente presa e teletrasportata in una stanza completamente bianca. Con me c'è anche mia Madre, anche se non ha l'aspetto che conosco.  Veniamo fatte sedere su un ampio divano e di fronte a noi "l'alieno umanoide" che ci ha preso. Lo riconosco, sono certa di averlo già visto in un altro viaggio onirico. Siamo impaurite e l'essere, che si comporta in modo tranquillo e forse anche un po' divertito, non ci aiuta a stare meglio. Si gira di spalle e con un gesto apre una porta scorrevole invisibile sulla parete bianca di fronte a noi, non vedo altro che nero al suo interno. Allunga il braccio e prende qualcosa che poi appoggia sul divano vicino a me, poi prende una cosa simile e con tono serio mi chiede di indossarlo (mi accorgo ora che sono dei vestiti) perché dovevo avere un abbigliamento più consono di un pigiama per il posto in cui dovevo andare. E' un vestito in due pezzi, una parte sotto in pizzo nero coprente e una viola da mettere sopra più modellata sul mio corpo. Una volta che mi sono cambiata, veniamo accompagnate in un luogo che somiglia ad un ufficio dove ci sono altri come lui, vestiti sempre con questa sorta di tuta bianca e cappuccio in testa con grosse cuffie sulle orecchie. Inizialmente, sedute su delle sedie (mia Madre sulla destra) non riusciamo a capire perché siamo lì, non ci viene detto nulla ma poi, vengo portata in un altro ufficio dove alcuni esseri mi parlano e mi mostrano cosa è stato messo nella mia coscia destra. La scena è questa: io sono seduta su una sedia in legno e un operatore, alla mia sinistra, mi mostra al microscopio una vena con un grosso serpente che la occupa quasi del tutto. Questo mi spaventa ma poi mi mostra la pelle in superficie, sempre nello stesso punto, e vedo un tatuaggio bluastro dell'arcangelo Michele insieme ad un altra figura che non riconosco al suo fianco. Ambedue portano l'aureola e Michele anche la spada sguainata posta di fronte a lui con la punta rivolta verso il basso e le mani appoggiate sopra l'impugnatura. L'operatore mi dice: "Sta arrivando e quando l'aureola sarà attivata, vedremo le ali". In quel momento prendo consapevolezza di qualcosa, mi alzo e raggiungo una finestra di fronte a me, fuori è buio ma riesco a vedere alcune figure a cavallo che stanno rientrando in dei box. Prima che potessi proferire qualcosa a riguardo, mi viene confermato che sono i 4 cavalieri dell'apocalisse e che stanno tornando a casa. 

C.S.: alcuni momenti passati sulla Terra di cui ricordo solamente l'ultimo: c'è un medico con cui sento esserci una buona sintonia. 

C.S.: Nuovamente un corridoio (vd. sogno precedente "Strano incontro") ma questa volta è buio e qualcosa improvvisamente mi attacca alle spalle. Mi giro e vedo un ragazzino dai capelli scuri e corti che tiene tra le mani un grosso libro nero con bordi d'oro chiuso da un grosso fiocco rosso che forma una croce. Questo fiocco ha un nastro più lungo che va a circondare la sua testa come una fascia. Il ragazzino mi sta urlando come un indemoniato qualcosa che non comprendo tentando di attaccarmi ripetutamente ma, sorpresa da questo atteggiamento, cerco di deviare i colpi anziché attaccarlo, vorrei capire ma vengo svegliata.

3-12-2022

In una meditazione auto guidata rivivo l'ultimo momento del sogno per cercare di capire cosa volesse dirmi il ragazzino. Riesco ad avere una intensa e profonda discussione con domande e risposte. E' molto intelligente e diretto. Alla fine prendo il libro e riesco ad aprilo notando che la lingua al suo interno deve essere codificata. Il libro è in pelle nera, ha una grande J incisa sulla copertina, sta per Juliette. Sul bordo c'è anche una piccola cornice in sovraimpressione, tono su tono.   


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