Il sigillo della memoria.


22/4/2012

Molto complesso e pieno di particolari che non ricordo in sequenza. Sono certa che fosse una storia con un inizio e una fine, purtroppo ricordo pochissimi frammenti.

Mi trovo nell'azienda dove ho lavorato per alcuni anni, ovviamente è diversa dall'originale (come sempre nei sogni). Vedo un grande atrio che funge anche da ingresso e in questo momento mi vedo in terza persona di spalle mentre sto andando verso l'uscita. Lo sguardo è basso e noto, arrivata alla porta d'ingresso girevole decisamente molto ampia, che sul pavimento è riprodotto un disegno elaborato, grande e colorato, sembra un fiore stilizzato, anzi, sembra proprio quello che ho visto nei cerchi di grano. Fuori c'è moltissima luce e non riesco a vedere oltre. In mano ho un quaderno e lo sto leggendo mentre mi accingo ad uscire quando un foglio bianco con delle frasi scritte a mano mi colpisce. La scrittura è simile a quella dei bambini, mi fermo tra le due porte automatiche e inizio a leggere con più attenzione. Con grande sorpresa capisco essere un mio vecchio tema riconducibile alle elementari. Rimango ferma dove sono e continuo a leggere incredula. Descrive di un tempo remoto dove la mia intelligenza era nettamente più grande mi chiedevo perché non sapessi il motivo per cui mi fosse stata tolta. Quando arrivo a leggere che sono stati i miei genitori a farmela togliere....flash…tutto diventa bianco.

C.S.: Ricordo bene il filo conduttore del sogno che è la ricerca di qualcosa e la scoperta, grazie a due ragazzi (amici nel sogno, ma che non conosco nella vita reale). Due losche figure mi stanno inseguendo, sono vestiti con impermeabile scuro, hanno capelli neri e lunghi legati e indossano occhiali da sole di notte, che stranezza... Questi "amici" mi portano in un luogo trappola dove i miei inseguitori ci cadono in pieno. Il luogo designato è l'ufficio del proprietario del locale dove spesso suonano delle band ed infatti c'è musica in sottofondo. Chiedo ad uno dei due ragazzi conferma del funzionamento del piano e mi spiega che l'ufficio ha una trappola elettrica, una scossa che corre lungo tutti i muri, impossibile scappare. E così avviene.

C.S.: (Non so se prima o dopo la trappola) Mi trovo in mimetica con fucile imbracciato dentro ad una villa antica, sto salendo le scale,  sono in cerca di qualcosa? qualcuno?
Non sono da sola. E' un un agguato, ci sono degli spari. Credo di aver eliminato i nemici. Sono nel grande pianerottolo delle scale, tutto molto bianco intorno a me, alla mia sinistra viene aperta una porta, mi giro di scatto e vedo di fronte a me una ragazza mora, dai capelli lunghi che ha in mano due piume nere. Si rivolge a me dicendo: "forse stanno cercando le piume di M...." porgendomele.

Commenti

  1. "Il 13 è comunque un numero associato alla Morte e al cambiamento. La tredicesima lama dei tarocchi unisce i due concetti che non sono così separati come sembra in quanto il 13 indica cambiamento drastico che può essere sia in positivo che in negativo, così come la morte và interpretata come morte alchemica, morire a sè stessi per poi rinascere, come nei riti iniziatici. Il 13 è composto da 1 e 3 per cui, l’Uno origine di tutte le cose il tre è la conoscenza della completezza e della perfezione: i latini affermavano che “omne trinum est perfectum”. Nella corrispondenza tra l’alfabeto egiziano e le lettere del nostro alfabeto, la 13esima lettera è la M, con l’immagine della Civetta, il simbolo della ricerca nel buio , ricerca interiore. Nell’alfabeto ebraico la 13esima lettera è la Mem (la lettera M dell’alfabeto latino), essa è legata all’acqua, rappresenta il rivelato ed il nascosto. " tratto da http://www.hackthematrix.it/?p=14135?p=14135

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Il Loosh.

L'energia canalizzata.

Le montagne colorate del Perù.