Un lontanissimo passato.


14-5-2014

Durante una meditazione, andando in profondità, mi ritrovo a viaggiare con ali invisibili.

La luce mi circonda, una luce piena e calda, una luce che mi fa sentire a casa.
Ora posso vedere con nuovi occhi.
Un grande salone immerso nella luce del giorno.
Colonne dorate impreziosite da intarsi, un pavimento lucido e chiaro sotto i miei piedi conferisce al tutto ancor più regalità. Dinnanzi a me alcune figure, tutte vicine una accanto all'altra.
Quello che sto provando in questo momento è profondo amore e gratitudine verso di loro. 
Accelero leggermente il passo, lasciando appena indietro il compagno che mi sta di fianco.
Ora, che sono più vicina, posso realizzare con sorpresa chi sono queste figure.
Riconosco mio fratello gemello con il suo bambino, mia sorella maggiore, mamma e papà che è seduto in quello che sembra un trono di legno scuro. La mia vista si fa vicina come se potessi osservare i loro volti a pochi centimetri dal mio. C'è così tanta armonia nei loro sguardi, così tanto amore che stento a descriverlo, è per me, lo sento, mi stavano aspettando! La mia famiglia al completo, mai avrei potuto sperare in un regalo più grande.
La loro pelle è liscia e di un colore misto tra il blu e l'argento, occhi grandi, molto grandi.
I capelli lunghi sembrano bianchi, la luce alle loro spalle però non mi da modo di osservare altri particolari, come se ci fosse un filtro fotografico, ma tanto mi basta. Mia madre e mia sorella portano un copricapo dorato, con delle sporgenze laterali che coprono leggermente il volto all'altezza degli zigomi, anch'esso intarsiato e lavorato finemente con un tessuto che si potrebbe avvicinare alla seta più pura, brillante e vivo allo stesso tempo. Tutti portano delle vesti semplici color madreperla che cadono lungo i loro flessuosi corpi magri e alti, adornati da piccole bordature dorate. Uno scollo rotondo per le figure femminili, a V per quelli maschili. 
Ad ogni leggero movimento i loro riflessi vivono.
Mio padre porta invece un copricapo alto bianco con una sorta di spirale blu tutt'attorno che va verso l'alto. La forma è quella di un tronco di cono ma più bombato. La mia energia e la loro si fondono, creando un armonioso saluto, le parole qui non servono. Arriva per me ed il mio compagno il momento di andare. Sono in pace con me stessa, il mio cuore è pieno dell'amore che mi è stato donato e da me condiviso con loro. Il tempo non esiste, non ci siamo mai lasciati questo è un dato di fatto. 
Usciamo dalla stanza, percorriamo un grande corridoio, incontrando un miliziano. Lo conosco, è uno delle guardie fidate di mio padre. Qualche scambio di parole e convenevoli e ce lo lasciamo alle spalle. Qualcosa però è cambiato in quell'istante preciso, una sensazione di angoscia e terrore mi attanaglia il cuore improvvisamente. Torno immediatamente sui miei passi, di corsa alla grande sala. Una visione indescrivibile ai miei occhi e indescrivibile al mio cuore. Giacciono a terra, tutti senza vita, la rabbia in quell'istante si impadronisce di me e nel momento stesso in cui la mia volontà manda l'intento di voler vedere chi fosse stato, la sua immagine si forma dinnanzi ai miei occhi. Un essere grosso e più basso di me, lo vedo di schiena, è vestito come un miliziano. Le mie mani lo afferrano alle spalle e il mio pensiero si rivolge a lui con tono autoritario "ORA VOGLIO VEDERE LA TUA FACCIA!"  
Si gira confermando ciò che sospettavo, la guardia di mio padre.
Una razza differente dalla nostra, un misto tra un orco e un umano dalla grossa ossatura, pelle scura e spessa e rugosa come se fosse rovinata. Porta un elmo color bronzo scuro, sporco di sangue. 
I suoi occhi però li riconosco subito e in quel preciso istante di consapevolezza
la mia anima si scollega dalla meditazione lasciandomi completamente scioccata.

Considerazioni: Stando alle informazioni che ho raccolto sin ora della mia lontana famiglia , questa visione si discosta molto. Come soluzione alla differenza di informazioni, provo a considerare il fatto che abbiamo avuto molte possibilità di vivere insieme alle persone a noi care durante il viaggio sino alla Terra, quindi reputo possibile che sia una delle tante reincarnazioni o addirittura una vita parallela. Una cosa certa è che siamo sempre noi e che il messaggio è arrivato chiaro e forte. 
Grazie famiglia .

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