L'informatore.
(Image font:http://weheartit.com/entry/11034499)
8-1-2014
Sto cercando una persona e decido di spostarmi in una località del sud,
vicino al mare.
Da un passante mi faccio indicare un luogo che a prima vista sembra una scuola.
La stessa
persona poi, mi dice che se avessi voluto potevo visitare la palestra che frequentava.
Non vedo mai il suo volto quando mi parla, o perlomeno non lo
ricordo.
Con l'auto prima passo alla scuola e poi alla palestra, è il tramonto.
Non ricordo di
esserci entrata in quest'ultima, rivedo però la persona che mi ha dato indicazioni poco tempo prima. Ora posso vedere il mio informatore: è un ragazzo dai capelli mori e molto corti e dalla carnagione abbronzata. Mi sembra simpatico
anche se non parliamo molto a lungo. Ci salutiamo.
Nel tragitto che faccio per tornare al mio albergo vedo
degli alberelli di limoni e arance che adornano i marciapiedi. Mi fermo a prenderne
alcuni frutti, un arancia decido di mangiarla subito.
Arrivata all'albergo, la scena salta direttamente alla mia camera, sopra il letto appoggio e apro la mia valigia dalla quale un piccolo gattino
bianco salta fuori improvvisamente.
(uguale a quello che ho sognato l’ultima volta)
(uguale a quello che ho sognato l’ultima volta)
C.S.: Vado all'ascensore, porto con me una bicicletta. Alcune persone in attesa
mi consigliano di scendere a piedi perché l'ascensore non è abbastanza grande, quindi decido di mettermela
in spalle e seguire il loro consiglio. Arrivata alla reception chiedo una penna per firmare
dato che sto andando via e l’uomo dietro al banco mi da una strana matita con
una punta fatta come un artiglio diviso in 3, la punta con cui scrivo è l'escrescenza più lunga. Il suo colore è più marrone rispetto al classico grigio grafite. (ma
non sono sicura al 100%).
Qui mi sembra che il
gattino sbuchi fuori nuovamente anche se stavolta è grigio perla.
Termino la lettura, firmo e esco. Sono in auto ora e
sto andando via. E’ il crepuscolo.
C.S.: sono a casa mia, in una cucina
che però non riconosco. E’ buio, l’unica fonte di luce proviene dai lampioni della
strada. La porta finestra è spalancata, la temperatura è estiva. Sono seduta su una panca e alla mia destra vedo senza preavviso l'informatore, ne scorgo solo la silhouette, tanto mi basta per capire
che è completamente nudo. Si scusa per l’ingresso improvviso ma doveva assolutamente lavarsi, così di fronte a me, lo vedo insaponarsi, scorgo sempre e solo il suo contorno, continua ad essere tutto buio. Cambio stanza momentaneamente e quando torno da lui si volta verso di me e l’unica cosa che ora vedo in controluce è il suo volto e le iridi, che noto con
sorpresa essere bianche.
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