Cassian, l'brido umano.

30-11-2011

Una città (non so se ci abito o sono semplicemente in visita) e diverse persone che conosco.
Arriva un flash nella mia mente di vita quotidiana attuale dove mi vedo lavorare e parlare con alcuni conoscenti.

C.S.: Ritorno in città e noto che il cielo si è rannuvolato. Improvvisamente alcune nuvole si aprono lasciandomi scorgere una flotta di ufo. Rimango scioccata dall'evento ma diverse persone reagiscono malamente e scappano. Questi ufo sono differenti da quelli che avevo visto nei precedenti sogni.

C.S.: Sto scappando, con me probabilmente anche il mio compagno.

C.S.: Ora siamo seduti a dei tavolini di un bar, siamo all'aperto. Sembra essere tornata la calma.  Un improvviso un bagliore nel cielo ed esclamo: "sono tornati!!". Mi accorgo che in mano ho un piccolo apparecchio laser e, come se sapessi già a cosa servisse, punto verso di loro per chiamarli.
So bene che questo apparecchio l'ho già usato una altra volta. (dove non saprei)


C.S.: Pieno giorno, sto camminando in una strada non asfaltata, non sono più in città e improvvisamente appare alla mia sinistra una creatura grigia dalle strane fattezze umanoidi con un andamento dinoccolato.
Li per li mi spavento, è un grigio e mi sta seguendo penso tra me! Poi però mi fermo e dico "NO! Voglio parlarci".
In questo momento un flash nella mia mente di una vetrata nera che va in frantumi (ne sento bene il suono oltre a vederla). Procedo per la mia strada cominciando a dialogare con questa creatura più o meno alta come me dalla testa leggermente più grande del solito, occhi rotondi e un pò sporgenti. Sembra zoppicare o comunque ha un andamento non armonico.
 Piano piano questo grigio si trasforma in una creatura dalle sembianze umane: genere maschile capelli biondi ricci e una tuta attillata blu e nera che si creano contemporaneamente mano a mano che passa il tempo (prima era nudo). Gli occhi sono come i nostri ma molto più vivi e brillanti. Ora vedo anche il suo compagno, già formato, dai capelli mori e corti. Il ragazzo biondo parla con difficoltà, come se stesse cercando di imparare, il moro non ha nessun problema. Noto che mentre il ragazzo biondo cerca di parlarmi, il suo sguardo era incantato, come fosse la prima volta che mi sentisse o mi vedesse come essere umano.


C.S.: Nuovamente in città, forse un giardino privato, io e l'umanoide biondo siamo seduti su di un gradone in pietra mentre il moro che vedo pochissimo, è in piedi dietro di me.
Premetto che d'ora in poi non ricordo bene la sequenza degli eventi:
ho un libro in mano, una sorta di quaderno dove ci sono molte frasi scritte in corsivo di cui alcune non nella nostra lingua, altre barrate e sottoscritte in italiano. Sembra un quaderno di esercizi linguistici. Mi soffermo su una serie di vocaboli italiani che variano da termini di fisica e matematica alla quotidianità, alla medicina etc...So per certo che mi sono chiesta a cosa serviva tutto questo. Il ragazzo moro, (che indossa la tuta uguale al biondo) mette due dita sulla mia fronte e fa un commento sulla mia pelle grassa cercando di distrarmi da quello che realmente stava dicendo: "aperto fino al 6° chakra da filamenti (o, filamenti attivi fino al 6° chakra)" e in quel momento esco dal corpo fisico potendo così osservare la scena in 3°persona: il ragazzo moro è di fronte a me in piedi, le sue mani sulla mia testa con i pollici appoggiati sulla fronte. Indosso una sorta di caschetto.
Ritorno in me e ritorno a leggere nuovamente il quaderno, questa volta mi accorgo che la scrittura è proprio di una persona che sta imparando a scrivere da zero. In grande vedo un nome: Cassian. (se ricordo bene)
Poi mi giro e guardando il ragazzo biondo che è sempre li che mi fissa, chiedendogli se questo fosse il suo nome, lui risponde di si, e così gli faccio i complimenti perchè lo trovo bellissimo.

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