Il mio amico rettiliano

(Font image:http://it.wikifur.com/wiki/Lucertola)

21-12-2018

Difficile raccontare tutti i particolari di questo viaggio perchè molto differenti tra loro e quasi senza filo logico ma ricordo bene una cosa:
il mio amico rettiliano è tornato.

Sto tornando dalla città e mi trovo in una strada di montagna leggermente in salita, sono a piedi e mi godo il bosco che mi circonda quando una figura viene verso di me. Lo riconosco ma un black out salta questo momento e mi riporta solo a quando lui è molto vicino a me e io sono decisamente felice di rivederlo!
Ci abbracciamo parlandoci vis a vis, sento la sua pelle morbida e liscia come la volta scorsa ma ora posso vederlo bene: è poco più alto di me, grigio-verde sulle parti dorsali e tendente al bianco su pancia e coda.Grandi occhi verdi con pupille rotonde. E' bellissimo, gli voglio molto bene, sembra un dinosauro in miniatura. 
Stiamo ancora parlando molto vicini quando arriva un suv bianco dalla direzione in cui stavo andando e si ferma, abbassa il finestrino e riconosco il capo del mio compagno insieme ad altre persone, tutte girate verso di noi.
Il guidatore (capo) ha un'aria sconcertata e con sottile arroganza mi dice che devo fare attenzione a mostrarmi in pubblico e che il mio compagno potrebbe venire a saperlo e di nuovo con quello sguardo mi fissa per qualche istante alza il finestrino e se ne va. 

C.S. Sono arrivata e vedo una sorta di complesso rurale, l'architettura in pietra grigia, le vesti degli abitanti, i lavori che fanno perlopiù contadini con vecchie tute blu e forcone in mano.
Ad un certo punto noto sdraiato su di una panca che dorme il rettiliano, mi volto verso il mio compagno che avevo preventivamente avvisato e vado a svegliarlo. Con un balzo veloce si alza, siamo ambedue felici e lui mi dice: "Ciao (e il mio nome)!" facendo un gran sorriso, io di conseguenza e eccitata per l'energia positiva che ci circonda, gli dico che voglio presentargli il mio compagno e lo "trascino" per un braccio poco più in là dove ci sta aspettando appoggiato ad un recinto basso di legno. Quando sono uno di fronte all'altro dico: "ecco lui è ....(non ricordo)" ma l'espressione del mio compagno non è quella che mi aspettavo...sgrana gli occhi come avesse visto un fantasma ma non ne conosco il motivo e non volendolo mettere in imbarazzo, faccio finta di nulla passando alle presentazioni.
Ricordo poi di aver preso in disparte il mio mio compagno e di avergli chiesto il perchè di quella reazione, lui a fatica, mi racconta di aver sabotato una azienda che aveva a che fare con la razza del rettile e dalla sua espressione direi che la faccenda era abbastanza grossa. 
La mia reazione non è delle più felici. 

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