Portale dimensionale.


30-9-2010

Il giorno si fa notte, il vento soffia forte portando con se materiali raccolti nel suo cammino. Faccio entrare gli amici in casa mentre io rimango fuori. Gli insetti a sciami scappano emettendo ronzii acuti, le luci si spengono e il quartiere è totalmente al buio. Alcune persone come me sono fuori dalle loro abitazioni e guardano attonite il cielo costellato di stelle. In alcuni punti queste diventano delle scie luminose come texture nel cielo.
Improvvisamente un buco nel blu si apre in un vortice di nubi e stelle, dall'altra parte un cielo sereno azzurro come una bella giornata di sole. Il foro si rimpicciolisce ma una sfera, una sorta di bolla, sfreccia attraverso e si dirige verso di noi. E' colorata, la rincorro sembra leggera, ora è più piccola e si sta rimpicciolendo ancora mentre vola. Attraversa la vetrina di un negozio mentre la guardo triste per non averla potuta salvare (non so perchè ho pensato a questo) e lei in quel momento ferma di fronte a me si "colora del mio sorriso" (rispecchia) in modo che io possa comprendere che non voleva farmi stare male e quello che le stava accadendo, doveva accadere. C'è molta tristezza in me.
 Il foro nel cielo è sempre più piccolo ma qualcos'altro riesce a passare, sembrano delle figure alate,  sembrano angeli. Tutti i presenti me compresa rimangono sbigottiti dall'accaduto ancora una volta, ma incuriositi dalle figure che in gruppo vengono nella nostra direzione, li osserviamo: sono piccole creature umanoidi vestite di bianco con bordi rossi, in quel momento penso che siamo vicini al Natale e in effetti sembrano dei piccoli babbi natale che portano doni dentro a delle scatole di legno. Ad ognuno dei presenti viene offerto di scegliere una confezione regalo, sono dolci e caramelle. Il primo sfila di fronte a me e non prendo nulla (sembra cioccolata), il secondo invece si ferma proprio da me, mi guarda sorridendo, avvicina la testa facendo segno di prendere una confezione. Lo guardo con curiosità e noto che non usa ali per volare ma una sorta di imbragatura sottile sulle spalle con due aste verticali e un arco sopra la testa di colore rosso e bianco. A prima vista sembra abbia la consistenza del cotone, come per i bordi delle vesti. Ho pensato che mi ero confusa con delle ali. Prendo una confezione di colore bianco, dentro caramelle bianche simili alle Tic-Tac. Le guardo incuriosita, la creatura sorride e se ne va ma mentre continuo ad osservare le caramelle una voce mi dice: "prendine una, è felicità". Penso tra me che tanto male non può fare una caramella e quando la mangio comprendo il perchè di quelle parole: il regalo era quello di donarmi la felicità.

Ps: la notte è passata tra brividi, scosse, sangue da naso e stanchezza generale. Quando ho aperto gli occhi nella notte ho visto realmente una figura di fianco a me immobile.

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Loosh.

L'energia canalizzata.

Le montagne colorate del Perù.