Preghiera di purificazione

(Fonte immagine qui)

6-1-2020

E' la notte della befana, la chiusura di un ciclo, la purificazione e la rinascita per il nuovo che arriva.
Una visione si apre dinnanzi ai miei occhi mentre mi concentro su quella che è una purificazione rigenerante del corpo fisico che considero il tempio dell'anima:

E' piena notte, l'unica fonte di luce è un fuoco dinnanzi a me che sono seduta sulla nuda terra. Dall'altra parte uno sciamano indiano d'America, lo vedo ma non del tutto, sento però bene la sua presenza. Sta mormorando delle parole che non comprendo mentre prepara qualcosa su di una ciotola. Del fumo bianco comincia a formarsi intorno a lui per poi venire verso di me e allora chiudo gli occhi continuando la mia preghiera di purificazione e quando li riapro nuovamente sento lo sciamano mormorare parole altre incomprensibili. Questa volta si alza e viene nella mia direzione con una pipa appena preparata, la accendo e chiudo gli occhi. Stavolta cado in un sonno profondo. Quello che ricordo è poco ma è comunque stata una bellissima sorpresa: il mio compagno astrale è tornato. Lo avevo già visto un paio di volte ma solo in brevissimi flash verso la fine dell'anno scorso mentre questa volta, l'intero viaggio lo abbiamo fatto insieme: 
Sono a casa mia anche se, come al solito, non è proprio uguale all'orinale ma più grande e moderna con toni di bianco e acciaio. Il mio compagno astrale è come l'ho conosciuto all'inizio, anni fa, con quell'atteggiamento spavaldo, irruento e passionale. Ricordo di essermi posta la questione (nel sogno) sul perché non mi avesse riconosciuto inizialmente ma l'importante era che fosse tornato. Scorrono scene con amici nei locali, a casa e soprattutto in soggiorno, dove ho anche scoperto una piccola stanza di cui ne ignoravo l'esistenza (tecnicamente impossibile). 
Inizialmente come dicevo, si comporta come se fossi una sua grande fan (il suo aspetto è quello di un attore) e io lo lascio fare fino a quando comincia ad avvicinarsi e in un momento di gioco mi da un bacio sulla guancia. Un po' sorpresa ma felice lo guardo negli occhi che poco dopo incrociano i suoi e finalmente, dopo attimi lunghissimi in cui ci fissiamo ed esistiamo solo noi, lui li socchiude leggermente dicendomi: "...quegli occhi..." con voce bassa e profonda. Aveva cominciato a ricordare.  Con uno scatto mi bacia sulla bocca sprigionando tutti i ricordi! Rimango sorpresa e imbambolata a fissarlo, non me l'aspettavo.

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