E' tutto finto?
8/9 ottobre 2025
Mi trovo in cucina, in una casa non mia, quando per qualche motivo (che non ricordo) vado alla porta finestra.
È notte, la luna piena illumina tutto.
Improvvisamente vedo di fronte a me un gigante, alto 8-10mt? Boh... difficile definire con precisione dato che la vista mi ha completamente spiazzata.
È uguale ad un essere umano, capelli castani un po' lunghi e mossi, inizialmente non si accorge di me ma quando penso il suo nome, come se lo avessi riconosciuto e lo chiamo, volta lo sguardo e si abbassa leggermente per guardare.Non era assolutamente aggressivo anzi.
Era Gesù. (Premetto che non sono cattolica ma sono dell'idea che lui non fosse proprio un umano ma provenisse da una civiltà più avanzata.)
Quando si accorge di me il gigante si rimpicciolisce, assumendo la statura di un essere umano normale. Ora posso guardare i suoi occhi castani, molto intensi, dall'espressione indecifrabile (forse perché ero ancora un po' stordita?)
Insieme andiamo in posti che non ricordo e accadono una serie di cose e poi, prima di svegliarmi alle 4 notte...ricordo che mi trovavo in un locale bar, ampio, luminoso, molto bianco e colore del legno. Moderno.
Ci sono alcune persone vicino a me, in qualche modo sentivo di conoscerle.
Mi muovo verso il banco bar e vedo dei disegni che, realizzo con un colpo al cuore, essere miei! Riconosco subito alcuni schizzi colorati del bar in cui mi trovo proprio ora!
Sono sconvolta, confusa, come può essere?
Poco distante, davanti a me, improvvisamente due di loro (figure di sesso maschile) cominciano a scontrarsi. Il combattimento dura molto poco, cerco di fermare la rissa ma è inutile. Uno dei due fa letteralmente volare l'altro attraverso una sorta di portale aperto nella parete. Subito dopo si richiude.
In quel momento, quel gesto così definitivo, sento che mi fa stare male (anche se non li conoscevo) e comincio ad urlare:
"no..noo perché lo hai fatto...l'hai ucciso perché..."
Ma la figura vincitrice non mi da retta, solo uno sguardo distaccato prima di andarsene.
Mi giro sconfortata verso il gruppo di persone che sono sedute, in silenzio, come se capissero la mia situazione e aspettassero una mia parola.
Quindi mi avvicino lentamente e comincio a chiedere qualcosa che non ricordo bene ma, per qualche motivo, entra in atto un meccanismo intuitivo per cui comincio a realizzare e ricordare determinati eventi.
Una ragazza dai capelli corti e chiari, seduta davanti a me a qualche metro di distanza, quando vede che sto cominciando a ricordare, accenna con voce bassa ad un ricordo:
"Il motoscafo" In quel momento, tutto in me si apre dentro di me. Come un'onda. E il ricordo arriva. Mi sovviene l'immagine del motoscafo in mare che vola sulle onde, la velocità. "Si, il motoscafo, la curva..." sibilo con voce rotta mentre guardo verso di lei.
"Si, 35 nodi, poi la curva e..." Con voce bassa, consapevole di ciò che stava accadendo mentre guarda con tristezza verso di me.
Di nuovo l'immagine, nitida di quel veicolo che curva troppo velocemente...poi luce...
In quel momento prendo consapevolezza che quello è il ricordo di quando sono morta. E in quell'esatto momento, le ginocchia cedono mentre scoppio in lacrime.
E' stato come se avessi realizzato un evento, un eco, che era proprio li, dentro di me da così tanto tempo e, che non avevo idea di cosa fosse...e poi, i pensieri in quel momento di illuminazione, sono andati sulla vita che sto vivendo ora... e ho pensato: "forse... è tutto finto?"
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