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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

Risveglio dalla Matrix.

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10-12-2016 Tutto inizia con un suono sordo simile al tono secco di una campanella metallica ma senza eco. 1°Don e parte per tre o quattro volte di seguito un suono simile alle rotelle dei numeri dei vecchi telefoni a filo. Poi un altro suono secco simile al piatto della batteria sempre senza eco e poi parte il classico  fischio del fax. Tutto questo letteralmente nel mio orecchio destro mentre stavo nella fase del dormiveglia. Ovviamente mi sveglio perché sembra tutto così reale e talmente anomalo che dentro di me parte un allarme emozionale, ascolto per qualche secondo i suoni della stanza da letto, non sento più nulla e cerco di riaddormentarmi. Un'immagine arriva subito  nella mia mente: sto volando, vedo una costa terrestre illuminata per la notte, molto grande, sicuramente una città molto grande. Il mare è leggermente mosso e il cielo in tempesta. All'orizzonte un temporale sta arrivando e le nuvole sono così movimentate e minacciose che mi fanno temere il peggio. M

Strana creatura.

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7-11-016 Sto dormendo, è notte fonda. Improvvisamente apro gli occhi perché sento vengo solleticata da campi elettrici sul corpo che mi svegliano. Alla mia destra, nella penombra della stanza che in quella situazione era molto più luminosa, vedo una grande figura completamente scura. Riesco solo a cogliere alcuni particolari come le pieghe dei pantaloni marroni con un paio di grossi bottoni rotondi come se fosse una allacciatura, la testa che nella sommità è praticamente piatta, la mancanza delle mani e la curvatura della sua schiena. Continuo ad osservarlo mentre allunga il suo braccio destro sulla mia testa toccandola e creando una forte scossa energetica. Poi tocca anche il mio compagno. Non sento paura, quasi certamente gli ho chiesto chi fosse ma non ho altri ricordi. Come è arrivato, scompare.  Qualche attimo dopo lo vedo rientrare mentre volando attraversa letteralmente il muro della camera rivolto di schiena. Come se qualcuno dall' altra parte del muro, gli

Io l’ho fatto, io lo aggiusto!

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6 -11- 2016 E’ un luogo di allenamento, lo so dentro di me, vedo una grande stanza in pietra grigia con grandi portefinestre ma senza infissi. Oltre, c’è un giardino circondato da alte mura fatte della stessa pietra. E’ trasandato ma utilizzabile, vedo molti rampicanti secchi, foglie incolte, qualche erbaccia ma non è tetro. C’è una luce diurna ma non capisco a che ora della giornata siamo. Non è luminosa, forse c’è un po’ di nuvolo. Ci sono io, il mio compagno e un piccolo drago nero, ci stiamo allenando insieme. Il drago è grande circa una cinquantina di centimetri, completamente nero tranne il colore dei grandi occhi che è giallo. In una scena, lo tengo tra le mani mentre mi guarda lasciando intendere un mix di emozioni miste tra amore e rabbia, Sento di essere molto affezionata a lui, è dolcissimo. Tutti e tre siamo legati profondamente. Continuiamo l’allenamento  per uno scopo comune e il drago ce lo dimostra mentre volando velocemente schiva gli ostacoli.

Dopo il buio c'è sempre la luce.

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6-10-2016 Una città che conosco bene, la mia città anche se la visuale non coincide con quella attuale. Le cupole del duomo si vedono bene attraverso le fronde degli alti alberi dai colori autunnali. Sono in una posizione più alta rispetto al resto della città, forse sulle mura. Guardo il cielo che improvvisamente diventa buio, gli aerei di linea vengono bloccati da questa oscurità, come immobilizzati in volo. Quando osservo meglio, comprendo che l'oscurità non son altro che migliaia di uccelli che volano compatti. Il sole viene oscurato mentre loro volano in formazione. Poi tutto passa... ora è una bellissima giornata di autunno. Con me vedo il mio compagno che si può muovere, cerco la macchina fotografica. Non vedo nessun'altro.